Gestire/prevenire atti di aggressione nelle strutture sanitarie
Numerosi studi hanno dimostrato che l’esposizione a eventi aggressivi da parte dei pazienti/utenti e accompagnatori comporta effetti rilevanti sia per il benessere dei lavoratori (per esempio ansia, depressione, sintomi di stress post-traumatico, riduzioni dell’autostima), sia per la qualità del lavoro (per esempio, aumento di assenteismo e turnover). Tali effetti non riguardano solo il personale di aree cliniche e servizi tradizionalmente più esposti (PS, psichiatria o CUP), ma stanno interessando in maniera non trascurabile anche il personale di reparti e servizi dove il legame di fiducia tra pazienti/familiari e sanitari era considerato esente da tensioni violente, quali l’area materno-infantile, gli ambulatori e tutti i servizi amministrativi con diretto contatto con i pazienti/familiari.
Risulta pertanto particolarmente sentito il bisogno di un percorso formativo e di addestramento con professionisti di comprovata esperienza in tecniche di contenimento della violenza e delle aggressioni per il personale delle strutture sanitarie che normalmente è esposto a relazioni con clienti/pazienti che possono diventare critiche.
Nel 2020 è entrata in vigore la Legge Nazionale n. 113/2020 “Disposizioni in materia di sicurezza per gli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie nell’esercizio delle loro funzioni” dove viene rafforzato il concetto che le strutture sanitarie o socio-sanitarie devono prevenire episodi di aggressione o violenza verso gli operatori.
In Regione Lombardia, in seguito alla Guida Operativa del 2019, che definiva nel dettaglio anche gli aspetti legati alle azioni di prevenzione e formazione, è stata approvata la L.R. n. 15/2020 “Sicurezza del personale sanitario e sociosanitario”, che esplicita i futuri controlli della sua applicabilità da parte dell’Agenzia di controllo del servizio sociosanitario lombardo.
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Analizzare i principali fattori di rischio individuali provenienti dalla relazione con il paziente per il personale sanitario soprattutto nelle fasi iniziali di analisi dei bisogni
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Individuare i fattori di rischio legati all’ambiente e agli aspetti organizzativi
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Apprendere tecniche per prevenire e gestire le aggressioni verbali e fisiche durante le situazioni critiche che possono generarsi nella relazione con il cliente/paziente
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Sapere gestire situazioni particolarmente critiche che prevedono talvolta l’utilizzo di armi improprie trovate in loco da soggetti aggressivi e apprendere tecniche per prevenire e gestire la paura
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Acquisire metodologie e strumenti di evacuazione in presenza di soggetti ostili per proteggere sé e gli altri clienti/pazienti presenti nelle strutture
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Acquisire strumenti per prevenire situazioni critiche di gestione della folla
Durante il percorso formativo si farà leva sia sugli aspetti cognitivi e razionali, quanto su quelli emotivi, attraverso diverse modalità: analisi di caso portati dai partecipanti e dai docenti, narrazione autobiografica, linguaggio filmico, linguaggio corporeo e role playing.
Prima giornata
8.30-9.00 |
Accoglienza dei partecipanti |
9.00-10.00 |
Descrizione del fenomeno e la legislazione a tutela dei lavoratori sanitari e sociosanitari;
La cultura della sicurezza nelle strutture sanitarie
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10.00-11.00 |
Il rischio criminoso nel contesto sanitario, la wokspace violence, la consapevolezza del rischio |
11.00-12.00 |
La prevenzione del rischio criminoso e analisi delle situazioni critiche |
12.00-13.00 | Fattori di rischio individuali del paziente e degli accompagnatori, individuali dell’operatore sanitario, ambientali e organizzativi: definizione e analisi |
13.00-14.00 | Pausa Pranzo |
14.00-15.00 |
Protocollo RUN – HIDE – TELL adattato alle strutture sanitarie |
15.00-16.00 |
Soluzioni organizzative e tecniche per diminuire la vulnerabilità; Le emozioni in situazioni critiche: rabbia, aggressività, violenza |
16.00-17.00 |
La rabbia e il ciclo dell’aggressività: prevenzione; Consapevolezza delle proprie emozioni, reazione e tecniche di gestione del cliente/paziente/accompagnatore in situazione di forte stress emotivo |
17.00-18.00 | Tecniche di prevenzione e gestione delle aggressioni fisiche: il linguaggio del corpo e delle parole (i segnali indicatori di una minaccia) |
Seconda giornata
8.30-9.00 | Accoglienza dei partecipanti |
9.00-10.00 |
I segnali non verbali di una persona agitata, aggressiva, violenta. ai segnali non verbali che precedono un’aggressione fisica |
10.00-12.00 |
Tecniche di prevenzione e gestione delle aggressioni verbali (de – escalation) |
12.00-13.00 |
Il controllo dell’ambiente; L’ascolto attivo e l’empatia; La gestione di situazioni difficili. La gestione di soggetti armati |
13.00-14.00 | Pausa pranzo |
14.00-15.00 | Tecniche di prevenzione e gestione delle aggressioni con armi proprie e improprie; Simulazioni e role playing; Strumenti e tecniche per gestire la prevenzione della ressa |
15.00-16.00 | Role playing game sulla comunicazione (ostacoli e verbal de-escalation); Role playing sulle strategie in caso di minaccia, aggressione verbale e fisica |
16.00-17.00 | Tecniche pratiche di divincolamento da un’aggressione fisica |
17.00-18.00 | Chiusura e valutazione finale |
2 giornate formative